nuova edizione
A settembre 2015 è prevista la pubblicazione della nuova edizione della norma UNI EN ISO 9001. L’azienda si trova quindi nella situazione di dover decidere come procedere con il sistema di gestione della qualità, ossia deve valutare:

  • se adeguare il sistema ai nuovi requisiti che, se da un punto di vista formale/documentale possono sembrare delle semplificazioni, sotto l’aspetto manageriale e gestionale comportano al contrario una maggiore partecipazione del management che è chiamato in prima persona a partecipare all’implementazione del sistema qualità integrato sempre di più nella gestione aziendale oppure
  • se rinunciare alla certificazione di parte terza, con tutte le conseguenze che ciò può comportare.
    Se prendiamo spunto da uno degli otto principi ispiratori della norma Decisioni basate su dati di fatto, comprendiamo subito che uno degli obiettivi perseguiti dal comitato tecnico con questa revisione è di spingere l’imprenditore/manager ad analizzare lo stato di fatto del sistema di gestione qualità implementato in azienda considerandone costi e benefici.

Quindi la prima domanda da porsi è: Il sistema è applicato veramente o è una risposta formale ad una necessità di mercato/cliente?
Questa analisi preliminare dovrebbe essere effettuata seguendo due direttive di indagine:

  • individuazione e definizione dei processi aziendali e di tutte le attività svolte dalla dall’azienda;
  • valutazione dello stato attuale di attuazione del modello organizzativo sistema qualità.

E deve prevedere tre momenti operativi distinti:
– analisi documentale e di processo per verifica della rispondenza dei requisiti applicabili
– verifica processo produttivo e/o di erogazione del servizio, per analisi del ciclo operativo e gestionale dell’impresa
– redazione di un rapporto di sintesi in cui sono evidenziati elementi definiti, aspetti da sviluppare ed eventuali criticità ai fini di una completa implementazione del sistema .
Le informazioni così rilevate sono destinate a fornire un resoconto sullo stato di attuazione del modello organizzativo implementato e possono essere utilizzate per l’individuazione delle attività da sviluppare, degli obiettivi da raggiungere, delle modalità operative da adottare.
Il livello di approfondimento di quanto rilevato richiede un ulteriore passaggio in fase di analisi di dettaglio organizzativa e di valutazione degli aspetti operativi, per poter essere utilizzato come informazione applicativa.
Lo staff manageriale deve successivamente procedere ad un “bilancio” vero e proprio della gestione per la qualità.
I costi della certificazione – da intendere sia come costi esterni (ente, consulente, eventuali prove di laboratorio, taratura strumenti etc.) sia come costi interni di gestione del sistema (personale addetto alle registrazioni, personale addetto alla gestione documentale, prove e controlli necessari etc.) sono costi ripagati poi dal valore aggiunto relativo (aumento mercato, possibilità di partecipazione a gare di appalto, introduzione in mercati dove la certificazione è ritenuta un requisito obbligatorio etc.).

A fronte di un costo annuale pari a tot, quanto efficace ed efficiente è il mio sistema? E come posso misurarlo?

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E quindi prendere in considerazione ad esempio:

  • costo delle non conformità (considerando oltre al valore del prodotto reso/riparato/rilavorato anche il costo del personale impiegato nella gestione della non conformità) in rapporto al valore fatturato delle commesse
  • costo dell’attività commerciale (considerando oltre al costo del personale dedicato, il costo di fiere, viaggi etc.) rispetto al valore degli ordini ottenuti

Questi sono alcuni degli elementi che potrebbero dare un indicazione di massima dell’efficienza, efficacia ed economicità del sistema implementato.

L’adeguamento del modello attualmente in essere ai nuovi requisiti della UNI EN ISO 9001:2015 quanto impegno in termini di risorse sia finanziarie che operative comporta?

MI CONVIENE? E’ UN PASSAGGIO NECESSARIO O POSSO FARNE A MENO?

Se non rinnovo la certificazione:

Quanto mi costa “rifare” l’immagine aziendale?
Quali mercati/clienti perderei se non fossi certificato?
Ho comunque un sistema di controllo dei costi e dei reclami clienti?

A voi la risposta!